NON PLUS ULTRAS

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Dal latino “non plus ultra” che vuol dire “non più oltre”, coniato, secondo la leggenda, da Ercole, che lo scrisse in prossimità delle colonne omonime, stabilendo il limite al quale l’uomo poteva avere accesso. Quali sono i nostri limiti oggi? Da chi ci vengono imposti? Qual è il limite tra la libertà, di espressione, di aggregazione, di rappresentanza, e il vivere socialmente accettabile?

Chi sono gli Ultras? Cosa vuol dire essere un Ultras? Che legame corre tra lo stato civile e il fenomeno degli Ultras? Queste sono le prime domande a cui abbiamo cercato di dare una risposta. Durante il nostro percorso ci siamo resi conto che esiste un divario significativo tra la percezione mediatica delle tifoserie, spesso agglomerate nel contenitore “Violenza negli stadi”, e le convinzioni personali, o di gruppo, degli Ultras. Per avere un quadro più preciso del fenomeno abbiamo deciso di entrare in contatto diretto con alcuni Ultras delle tifoserie più consolidate d’Italia. Questi incontri ci hanno permesso di guardare più da vicino un mondo che ci appariva del tutto sfocato. Nei toni di voce, nelle espressioni, negli occhi vibranti di quelle persone abbiamo compreso con maggiore profondità il lato emotivo di tutta la faccenda.

uno spettacolo di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano

con Adriano Pantaleo
regia e drammaturgia Gianni Spezzano 

scenografia Vincenzo Leone
costumi Giovanna Napolitano 

disegno luci Giuseppe Di Lorenzo 
contenuti multimediali Carmine Luino

collaborazione alla drammaturgia Adriano Pantaleo
assistente alla regia Raffaella Nocerino

organizzazione Carla Borrelli
ufficio stampa Gennaro Bianco
grafica, audio, foto di scena Carmine Luino
una produzione Argot Produzioni / Nest Napoli Est Teatro                             

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SINOSSI

“Io per mestiere mi arrangio”, con queste parole Ciro si presenta, mentre svolge le sue mansioni di portiere d’albergo. Ciro è un ragazzo che non ha grande aspirazioni nella vita, non si rispecchia nei valori della società in cui vive, non è interessato alla carriera e ai sacrifici che le persone intorno a lui compiono per guadagnarsi un gradino più alto nella scala sociale. È un border-line che avverte un vuoto incolmabile nella sua vita, al quale, però, non dà importanza. La sua unica passione sono le femmine. Dall’incontro con Susanna, figlia del noto capo ultras “’O Mohicano”, inizierà il suo avvicinamento al mondo della curva, in un primo momento per avvicinarsi alla dolce Susanna, per poi ritrovarsi impelagato in quella “Mentalità” che sembra riuscire a dare un senso a quel mondo inspiegabile in cui vive. Ma quali sono i danni collaterali? Qual è il prezzo da pagare? Qual è il confine tra il Ciro-Ultras e il Ciro-Portiere d’albergo? Quando la vita privata verrà compromessa irrimediabilmente, dalla fede nella maglia e la lealtà al gruppo, emergeranno le prime crisi per Ciro che dovrà compiere una delle scelte più difficili per il suo cuore. Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, è la scritta che Ercole incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso. Qual è questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.