20-21 dicembre 2025

O' SCASSO (FUORI ABBONAMENTO)

di Gianni Clementi

Con Giuseppe Cirillo, Alessio Galati, Genny Lucci, Gianluigi Signoriello e Maria Grazia Buono

REGIA Giuseppe Miale di Mauro

o scasso

Siamo negli anni ’70 a Napoli, in pieni anni di piombo. Antonio, 30enne titolare di uno sfasciacarrozze (‘o scasso) e con precedenti penali alle spalle, è un amante della bella vita e non perde occasione per tradire sua moglie Maria, in avventure occasionali. È anche un giocatore incallito di carte, insieme all’amico poliziotto Ciro, assiduo frequentatore di bische clandestine. Ciccio, 25enne fratello di Antonio e afflitto da un serio handicap mentale, lavora allo scasso ed è immerso nel suo mondo, composto disordinatamente da immagini di calendari sexy, gomme da masticare e giochi infantili. Frequentatore abituale dello scasso è Luciano detto Quattesorde, un piccolo truffatore costantemente in cerca di soldi. Una grave perdita al gioco vede vittima Ciro il poliziotto, il quale decide di compiere una rapina ed obbliga Antonio a rendersi suo complice. Anche Quattesorde partecipa alla rapina, in qualità di autista. La rapina a una gioielleria si conclude con successo, ma come spesso accade, una fortuita coincidenza spariglia le carte in tavola. Infatti, Ciccio, mentre i 3 complici stanno commentando l’impresa e valutando il bottino, nel bagno dell’officina trova una donna, vestita da hostess, ferita gravemente ed apparentemente in coma. Ciro è assalito da un dubbio: e se la donna prima di perdere conoscenza ha sentito i loro discorsi? Nel frattempo, la radio da’ la notizia che c’è stato un conflitto a fuoco fra la polizia e un gruppo di terroristi ed una donna, camuffata da hostess, è riuscita a fuggire. Ciro e Antonio decidono di prendere tempo e Ciccio e Quattesorde restano a guardia della donna, che non sembra in grado di riprendere conoscenza. Durante la notte, Ciccio, abituato dalla sua natura pura a scambiare istintive pulsioni per amore, ha un rapporto sessuale con la ragazza esanime. La mattina dopo Ciro informa i complici della sua decisione di prendere i classici 2 piccioni con una fava: ucciderà la ragazza ricercata, simulando un conflitto a fuoco e diventando agli occhi dei suoi superiori e dell’opinione pubblica un eroe. Ciccio, non visto, ascolta il piano del poliziotto e si ribella, fino ad arrivare ad estreme conseguenze. 

xI personaggi che “abitano” ‘o scasso sono uomini uniti dall’apparentemente, grossolano, codice malavitoso, che al contrario non consente facilonerie, né tantomeno indecisioni. Una comicità involontaria e per questo ancora più straordinaria scandisce le vite di questi “scugnizzielli”, di questi antieroi. Un linguaggio ereditato dal popolo pasoliniano, giocato quindi in una sottrazione che evidenzi ancor più, se possibile, approssimazione sociale, disincanto interiore e segni quindi di inevitabili derive morali e precostituiti destini.  Lo spaccato di una società, con in sottofondo canzoni memorabili di fine anni ‘70, sono l’ambito in cui vivono questi personaggi nell’illusoria ricerca di un’improbabile emancipazione sociale. ‘O scasso è un titolo non casuale, avendo in sé la doppia valenza di luogo di rottamazione fisica ma soprattutto etica.  Un po’ quello che è successo nel nostro meraviglioso paese. Il successo facile, il degrado morale, la corruzione, la volgarità, il ritorno al cliché della donna oggetto. Questi sono stati i modelli di comportamento che, negli anni, promossi anche dal progressivo scadimento della programmazione televisiva, hanno mutato geneticamente i nostri cervelli, fino a renderli inerti, quasi lobotomizzati di fronte a un degrado inesorabile e incalzante. Solo una barzelletta sconcia sembra che riesca ancora a modificare volti perennemente corrucciati, a spezzare la monotonia di ansiolitiche attese della quarta settimana, quando i soldi sono ormai finiti.  Fortunatamente ci sarà sempre il lamento di un bambino appena nato a donarci una speranza.