Una vita nel teatro

Teatro Vascello – La Fabbrica dell’Attore
in collaborazione con SIAE presentano

Duccio Camerini e Edoardo Sani
Una Vita nel Teatro
di David Mamet

traduzione di Roberto Buffagni
musiche Paolo Vivaldi

e con Marcello La Bella e Lorenzo Rossi

costumi Benedetta Nicoletti
elementi di scena e luci Eugenio Razzeca
ambienti sonori Samuel Desideri
fotografie Alberto Martinangeli
uno spettacolo di Duccio Camerini

vita

Che cos’è un attore? A che serve un attore? È talento o bugia? Un artista, uno sciamano, o banalmente un intrattenitore, un istrione? Inspiration o transpiration? Come fa un attore ad entrare nel personaggio? Ma si entra davvero? E si esce, qualche volta? C’è un metodo, o è un trucco da quattro soldi?  

Ma poi: UNA VITA NEL TEATRO di Mamet davvero parla di teatro? A volte sembra una pièce infastidita dallla grettezza dell’ambiente teatrale. Forse è una COMMEDIA CONTRO IL TEATRO?

Io credo che sia soprattutto la storia di un’amicizia tra due colleghi, che si conoscono sul lavoro. Due esseri umani un pò ridicoli, con qualche certezza e parecchie incertezze.

Potrebbero essere due impiegati o due chirurghi, Mamet sceglie di raccontare due attori, categoria umana che ovviamente conosce a menadito (sognava di diventarlo, prima di scoprire che aveva più talento per la scrittura).

Ma davvero il mestiere dell’attore, e in generale quello del teatro, sono assimilabili agli altri, a qualsiasi altro mestiere? E’ una domanda che il testo si pone, senza dare risposte, mentre ci fa conoscere i suoi protagonisti, le loro nevrosi, i puntigli, le paure…

Strano mestiere quello dell’attore. Forse è vero che gli attori fingono. Fingono di non somigliare ai personaggi che interpretano.

Duccio Camerini