Ius Soli Theatro

Laboratorio per Attori a cura di Andrea Renzi

febbraio 2019

Immaginare un Laboratorio Teatrale per gli allievi attori del Napoli Est Teatro è stato molto stimolante e, ritenendo l’attività del Nest, per contenuti e posizionamento culturale, una delle realtà più interessanti del panorama teatrale italiano, il loro invito mi ha fatto davvero un grande piacere. Il linguaggio dell’attore ha sempre trovato la strada per esprimersi con forza, semplicità e immediatezza sui grandi temi umani. Forse non è inutile ricordare che Eschilo, Pinter, Moliere, Eduardo, Fo, Viviani e Shakespeare siano stati attori prima di essere drammaturghi. Questo semplice dato può spronare i giovani allievi a sviluppare pienamente i loro talenti e la loro personalità creativa senza abdicare a un senso della professione troppo facilmente avvilito dal mercato. Da queste considerazioni generali, e da una necessità di attenzione politica al presente,discende la proposta di un tema, quello del diritto di cittadinanza, centrale per il futuro del mondo occidentale, e che ben si coniuga con un teatro come il Nest , il cui lavoro è situato su un confine sociale , prima ancora che geografico. In più nutro la convinzione che l’attore debba essere sollecitato prima nella sua dimensione inventiva e che poi, a partire dalle sue urgenze espressive, possa essere sostenuto nell’affinare i necessari strumenti tecnici ( che non sono neutrali ).

Esploreremo il tema dello IUS SOLI, il diritto di cittadinanza legato al territorio, una questione umana di primaria importanza e di stringente attualità e dai risvolti, culturali, sociali complessi e numerosi in tutte le sue declinazioni. Ci chiederemo quali altri temi si nascondono dietro queste due parole latine. Solleciteremo i giovani attori, attraverso una fase di lavoro preliminare, a presentare brevi proposte sceniche ispirate da una massima apertura ai linguaggi contemporanei e con attitudine selvaggia (nell’accezione che da a questa parola lo scrittore Giuseppe Montesano).

Il lavoro su queste brevi scene ci permetterà di approfondire , filtrare e sviluppare le loro ipotesi sceniche. Ho immaginato che il Laboratorio possa svolgersi contemporaneamente su un doppio binario, quello teatrale e quello virtuale, attraverso una piattaforma digitale chiusa ai soli partecipanti, nella convinzione che nell’odierna esperienza della recitazione sia assolutamente naturale la pratica di media diversi. Condivido con grande piacere il progetto di questo esperimento pedagogico con i soci e antichi amici della compagnia di cui sono cofondatore, Teatri Uniti, avendone riscontrato da subito un incoraggiante interessamento. Il lavoro si svolgerà, da fine gennaio a fine aprile, coinvolgendo tutti gli allievi attori del Nest, con modalità e tempistiche inusuali per un laboratorio specificamente teatrale (forse nuove, ma è un fattore secondario). Accumuleremo conoscenze e materiali e, solo in corso d’opera, decideremo se e come mostrarli al pubblico.